Che piaccia oppure no, Episodio IX: l’Ascesa di Skywalker è la definitiva conclusione della Saga di Star Wars. Negli ultimi giorni vi abbiamo parlato di alcuni interessanti particolari introdotti dalla versione cartacea del film, mentre oggi vogliamo elencarvi 3 retcon che collegano Episodio IX al resto della Saga.
Cos’è un retcon? Da Wikipedia: è un espediente narrativo in cui si modificano eventi e situazioni descritti in precedenza, o il loro significato, per adattarli a nuovi sviluppi narrativi o preesistenti violazioni della continuity. Il più grande esempio di retcon in Star Wars è il film Rogue One: a Star Wars Story, che va a giustificare quello che da sempre è stata ritenuta una leggerezza nella sceneggiatura di Una Nuova Speranza, ovvero la fin troppo semplice fallibilità della Morte Nera.
1 – IL POTERE DI PALPATINE DI TRASFERIRE IL SUO SPIRITO
In Episodio IX Palpatine chiede a Rey di compiere il Sacrificio, il rituale attraverso il quale lo spirito del Sith (e di tutti i Sith del passato) fluisce nel corpo di chi lo abbatte. Non vi ricorda nulla? Ne Il Ritorno dello Jedi Palpatine chiede la stessa cosa a Luke Skywalker: fino a questo momento pensavamo fosse un mero espediente per far cedere Luke alla rabbia e al lato oscuro, ma la novelization di Episodio IX contiene una linea di dialogo inedita che chiarisce la questione. L’Imperatore su Exegol dice a Rey:
Ho già fatto questa proposta. Ma in quello sfortunato giorno Luke Skywalker ebbe suo padre a salvarlo.
Questo significa che in Episodio VI non solo Palpatine stava cercando realmente di farsi uccidere, ma che Darth Vader bloccando il fendente di Luke non salvò l’Imperatore, ma suo figlio.
2 – PALPATINE HA TENTATO DI CREARE UNA DIADE CON ANAKIN SKYWALKER
Nella novelization di Episodio IX veniamo a sapere che prima dell’esistenza della regola dei due, i Sith seguivano la dottrina della Diade, ovvero cercavano di stabilire un legame simile a quello tra Ben Solo e Rey, per aumentare il potere di maestro e apprendista.
Palpatine reputava la dottrina della Diade molto più efficace della regola dei due (che, ricordiamo, consiste nel semplice divieto di avere più di un apprendista, il che portò col tempo all’esistenza di soli due sith per volta). Il romanzo svela che in qualche modo l’Imperatore tentò di stabilire una Diade con Anakin Skywalker, probabilmente iniziando a manipolarne la mente come vediamo nel corso della trilogia prequel.
Da come è andata a finire, però, dobbiamo supporre che il suo piano sia miseramente fallito.
3 – COME L’IMPERATORE È SOPRAVVISSUTO ALLA MORTE NERA
Come vi abbiamo spiegato in questo articolo, il corpo di Palpatine in Episodio IX è in realtà un clone, creato dai Sith Eternal insieme a tanti altri sinistri esperimenti, culminati addirittura nell’accidentale creazione di un clone debole e inutile, considerato in qualche modo il figlio dell’Imperatore, nonché padre di Rey.
Ebbene, quando Darth Vader scaglia Palpatine nel pozzo del reattore in Episodio VI, il vecchio sith riesce a trasferire la sua essenza in un clone, in un luogo nascosto, scampando così alla morte definitiva. Il potere che utilizza è simile a quello pavoneggiato da Darth Plagueis che, colto nel sonno dal suo apprendista, non ebbe però il tempo di agire.
Il clone in cui Palpatine trasferisce il suo spirito è incompleto e incapace di sopportarne l’oscuro potere, per questo in Episodio IX lo vediamo marcio e purulento.
Queste spiegazioni vi soddisfano o avreste preferito saperne di più nel film?
Fatecelo sapere e che la Forza sia con voi!